giovedì 22 marzo 2012

# Conferme di formato

Settembre 2011

"Che fai?"
"Disegno"
"Ma su una cartolina?"
"Si..."
"Poi la spedisci?"
"No, le ho già mandate ai parenti ieri. Mi è avanzata una. Scarabocchio"
Poso la penna. Fuori piove, ma è acqua estiva. Leonora appoggia le mani sul bancone e si guarda attorno.
Niente clienti in libreria questo pomeriggio e probabilmente non ce ne saranno nemmeno questa sera.
"Beh... se devi spedirla vai in posta. Sembra troppo larga come formato, non ci entra nella cassetta in piazza" 


Quella sera chiusi il negozio alle nove. Tre ore prima dell'orario ufficiale estivo. 
Non c'era anima viva sul lungomare, i lampioni illuminavano le pozze d'acqua e le barche dondolavano sul mare nero come inchiostro, leggere, sotto la pioggia. 
Pioggia che rendeva lucidi anche gli scogli più spugnosi e ruvidi. 
Mi avviai verso casa, ma dopo aver superato il molo, decisi di passare per la piazza invece che per le strette stradine del centro. La cassetta delle lettere rossa attirava a se ogni minima luce o bagliore, sembrava di vetro. Ci pioveva sopra. Mi avvicinai e mi accorsi che era coperta di ruggine.

Tutte le lettere al suo interno erano sicuramente bagnate.
Sempre se ce n'erano. 
L'imboccatura era davvero stretta e larga poco più di una decina di centimetri. 

Nessun commento:

Posta un commento